Galeazzi chiamava così quei giocatori da fondo campo tutta corsa niente fantasia che iniziarono a infestare il tennis specie da Borg in poi. Oggi, oltre agli scontri no-tav, uno dei temi del giorno era la finale di Wimbledon, il torneo che per gli appassionati ha sempre comprovato la classe superiore del suo vincitore.
I tempi però cambiano e non è più così: niente più gesti bianchi ed eleganza, i muscoli prevalgono sulla fantasia anche sul prato che un tempo fu di McEnroe, Edberg, Becker e Sampras. Ahimé, oggi che ci sarebbe stato tanto bisogno di bel tennis, ci siamo visti la solita finale da pallettari tra Nadal e Djokovic. Poco importa il risultato, giocano entrambi che è una tristezza vederli.
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