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Preferisco così

«Perché sali su un palcoscenico, perché scrivi? Penso a quello che ha detto una volta Erri De Luca, in un contesto completamente diverso da questo. Durante la guerra in Bosnia un suo amico poeta – Izet Sarajlić – a chi gli offriva la possibilità di andarsene, di andare in università straniere, di liberarsi dal peso del bombardamento della Bosnia, rispondeva ‘secondo me il ruolo di un poeta è quello di stare’. Ritengo che in certi momenti complicati, la semplice scelta di stare, e continuare a fare al meglio possibile quello che stai facendo, sia una forma di militanza, detto fra virgolette».

Tra le tante cose pubblicate e lette in questi giorni su Gianmaria Testa, l’intervista da cui è tratto questo pezzettino qui sopra è una di quelle che meglio fa capire perché oltre a mancarmi come cantautore mi mancherà come punto di riferimento. L’intervista potete leggerla qui o ascoltarla di seguito.

Mare Chiuso

L’Angolo Giro, in collaborazione con ZaLab e Qui Lecco Libera, organizza questo giovedì sera presso Villa Mariani di Casatenovo la proiezione di Mare Chiuso, film documentario che attraverso il racconto di profughi etiopi, eritrei e somali vittime di respingimenti mette in luce violazioni e violenze commesse quotidianamente nei mari di casa nostra.
Una strategia politica che ha purtroppo goduto di un certo consenso nell’opinione pubblica italiana, ma per le quali l’Italia è stata recentemente condannata dalla Corte Europea per i Diritti Umani in seguito ad un processo storico il cui svolgimento fa da cornice alle storie narrate nel documentario.
Consiglierei in lungo e in largo la visione di questo documento che aiuta a capire un po’ dove siamo, che ci fa vedere quanto altrimenti non riusciremmo a immaginare e  capire.

Invisibili


Questa sera vado a vedere “Invisibilidomande, sogni, speranze, dolori e gioie dei migranti“. Un monologo di Amed Ba.

Uno spettacolo che nasce da un fatto. Un fatto di cronaca. Nera. Un fatto rimasto invisibile, non per questo meno reale.
Chi è interessato si faccia trovare alle ore 21, presso l’Officina della musica di Pescarenico.


Gianmaria Testa a Gallarate


Ieri sera sono stato a sentire Gianmaria Testa, al Teatro Gassman di Gallarate, ed è stato uno splendido spettacolo, credetemi.

Poesia, prosa, ironia e gran senso della misura. Una prima parte con qualche vecchio classico e qualche intermezzo (quasi) cabarettistico, una seconda parte tutta d’un fiato in cui sono stati ripercorsi i passi (le tracce, se si vuole) del suo ultimo lavoro in studio Da questa parte del mare e con loro il tema del viaggio, del migrare. La chiusura, delicatissima, affidata “a un maestro che ci manca”… Hotel Supramonte di Fabrizio De Andrè.
Adesso il ragazzo parte per l’Europa, quando farà ritorno in Italia, davvero, non perdetevelo.