Prime pietre e frecce rotte


Trenta centimetri di neve, in Lombardia (una delle regioni più ricche d’Europa?): tanto basta per mandare al collasso un intero sistema di mobilità, su gomma, su ali e su ferro, senza distinzioni.

Il dato che si registra è allarmante: per una notte di neve, persone rimaste a dormire in auto, altre che hanno impiegato dodici ore per fare trenta chilometri, aeroporti fuori uso e ancora stamattina la Stazione Centrale di Milano bloccata (frecce rotte comprese). Le testimonianze si sprecano, basta aprire i giornali locali e nazionali, accendere un computer o la tv.
E mentre tutto questo accade, come non condividere le riflessioni che fanno Marta e Pippo, con un grande amaro in bocca: ancora una volta si fa un passo nella direzione sbagliata, lontano dagli enti locali, lontano dalle nostre esigenze.


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